11/06/24 - OBBLIGO FRUIZIONE FERIE

Si avvicina il 30 giugno 2024, termine entro cui i datori di lavoro sono tenuti a controllare che i propri lavoratori dipendenti abbiano completato la fruizione delle ferie maturate nel 2022.

Occorre monitorare la situazione, in quanto, la mancata fruizione delle ferie può comportare l’irrogazione delle sanzioni amministrative e l’obbligo di versamento anticipato dei contributi previdenziali sull’importo delle ferie non godute.

Termini di fruizione ordinari

La disciplina generale sulla fruizione delle ferie legali prevede in capo al datore di lavoro l’obbligo di:

  • concedere e far godere almeno 2 settimane di ferie entro l’anno solare di maturazione.

 Nell’ipotesi di lavoratore assunto in corso d’anno va preso in esame l’anno effettivo di maturazione delle ferie, in relazione alla data di assunzione, e non l’anno solare.

 Le due settimane devono essere fruite consecutivamente qualora il lavoratore ne faccia espressamente richiesta. Il datore di lavoro è obbligato a soddisfare tale richiesta, seppur compatibilmente con le esigenze dell’attività d’impresa.

  • concedere e far godere nei 18 mesi successivi al termine dell’anno di maturazione le restanti due settimane di ferie.

Sanzioni

In caso di mancata fruizione delle ferie nei termini stabiliti dalla norma, il datore di lavoro si espone a:

  • sospensione del DURC per 3 mesi dalla data di ultimo rilascio, se la violazione riguarda più del 20% del personale dipendente (D.M. del 24 ottobre 2007);
  • irrogazione di una sanzione che va da 120 a 720 euro per ciascun lavoratore cui è riferita la violazione (da 480 a 1.800 euro per ciascun lavoratore, se la violazione è commessa per più di 5 lavoratori ovvero si è verificata per almeno 2 anni e da 960 a 5.400 euro per ciascun lavoratore, se la violazione si riferisce a più di 10 lavoratori ovvero si è verificata per almeno 4 anni).

Il datore di lavoro è dunque legittimato ad “obbligare” i propri lavoratori dipendenti a rispettare i termini di fruizione.

 

Gestione dell’obbligo contributivo

Con le retribuzioni del mese di luglio 2024, i datori di lavoro devono liquidare all’INPS la contribuzione calcolata sulle ferie di competenza dell’anno 2022 non ancora fruite.

Si tratta di un anticipo contributivo che sarà successivamente recuperato: nel mese in cui il lavoratore godrà di tali periodi di ferie, infatti, il datore di lavoro ridurrà l’imponibile calcolato sulla retribuzione del mese assoggettata a contribuzione, recuperando la relativa contribuzione già versata. Sostanzialmente, la mancata fruizione del periodo di ferie entro il termine previsto dalla legge, comporta l'obbligo del datore di lavoro di versare all'INPS i contributi sui residui delle ferie maturate e non ancora godute.