30/10/23 - DECRETO FLUSSI EXTRAUE 2023 - 2024 - 2025

È stata pubblicata in GU 03/10/23 la programmazione dei flussi d’ingresso in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2023-2025.

Saranno ammessi complessivamente 452mila cittadini stranieri per motivi di lavoro subordinato, stagionale e non stagionale e di lavoro autonomo.

Il DPCM distribuisce queste quote tra settori, tipologie di lavoro e di lavoratori indicando anche il calendario della presentazione delle relative istanze da parte dei datori di lavoro.

I settori previsti per le richieste di nulla osta al lavoro subordinato NON stagionale sono esclusivamente i seguenti: autotrasporto merci per conto terzi, edilizia, turistico-alberghiero, meccanica, telecomunicazioni, alimentari, cantieristica navale, trasporto passeggeri con autobus, pesca, acconciatori, elettricisti, idraulici e nel settore dell’assistenza familiare e sociosanitaria.

Il lavoro subordinato stagionale è previsto per i settori dell’agricoltura e turistico-alberghiero.

 

ISTRUZIONI

Le quote per il lavoro stagionale sono riservate ai lavoratori cittadini di:

Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Georgia, Ghana, Giappone, Giordania, Guatemala, India, Kirghizistan, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Perù, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina: 25.000 unità nel 2023, 25.000 unità nel 2024 e 25.000 unità nel 2025, cittadini di Paesi con i quali nel corso del triennio entrino in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria: 8.000 unità nel 2023, 12.000 unità nel 2024 e 14.000 unità nel 2025, di Stati che, anche in collaborazione con lo Stato italiano, promuovono per i propri cittadini campagne mediatiche aventi ad oggetto i rischi per l’incolumità personale derivanti dall’inserimento in traffici migratori irregolari entro le seguenti quote: 2.500 unità nel 2023, 3.000 unità nel 2024 e 3.500 unità nel 2025, apolidi e a rifugiati riconosciuti dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati o dalle autorità competenti nei Paesi di primo asilo o di transito entro le seguenti quote: 50 unità nel 2023, 50 unità nel 2024 e 50 unità nel 2025. 2.000 unità all’anno per i lavoratori stranieri, che abbiano fatto ingresso in Italia per prestare lavoro subordinato stagionale almeno una volta nei cinque anni precedenti e per i quali il datore di lavoro presenti richiesta di nulla osta pluriennale per lavoro subordinato stagionale.

  •  Per il settore agricolo, è inoltre riservata prioritariamente una quota di 40.000 unità nel 2023, 41.000 unità nel 2024 e 42.000 unità nel 2025 di lavoratori stranieri, le cui istanze di nulla osta all’ingresso in Italia per lavoro stagionale anche pluriennale, siano presentate dalle organizzazioni professionali dei datori di lavoro della Confederazione nazionale coltivatori diretti, della Confederazione italiana agricoltori, della Confederazione generale dell’agricoltura italiana, della Confederazione di produttori agricoli e dell’Alleanza delle cooperative italiane (Lega nazionale delle cooperative e mutue, Confederazione cooperative italiane e Associazione generale cooperative italiane).
  • Per il settore turistico, è inoltre riservata prioritariamente una quota di 30.000 unità nel 2023, 31.000 unità nel 2024 e 32.000 unità nel 2025 di lavoratori stranieri, le cui istanze di nulla osta all’ingresso in Italia per lavoro stagionale anche pluriennale, siano presentate dalle organizzazioni professionali dei datori di lavoro più rappresentative a livello nazionale.

 

Le domande per il nuovo decreto flussi 2023, 2024 e 2025 potranno essere inviate online:

  • il 2 dicembre 2023 dalle ore 9,00 per i lavoratori subordinati non stagionali,
  • il 4 dicembre 2023 dalle ore 9,00 per gli altri lavoratori non stagionali (con cui si faranno accordi),
  • il 12 dicembre 2023 dalle ore 9,00 per i lavoratori stagionali.

 

I documenti richiesti per la procedura dei Decreto Flussi sono:

  • passaporto in corso di validità del lavoratore straniero che vuole fare ingresso in Italia,
  • Ricevuta della richiesta / certificato di idoneità alloggiativa riguardante l'alloggio del lavoratore,
  • Cessione fabbricato/ Dichiarazione di impegno a fornire la cessione di fabbricato,
  • lettera impegno assunzione,
  • documenti di identità del datore di lavoro operante in Italia che abbia presentato offerta di assunzione,
  • Visura camerale del datore di lavoro. Si tratta di un documento contenente informazioni anagrafiche, giuridiche, fiscali ed economiche di ogni impresa,
  • DURC (il documento unico di regolarità contributiva),
  • Marca da bollo da 16€
  • fatturato conseguito dall'azienda nel corso dell’ultimo esercizio ( se azienda neo-costituita  il Fatturato presunto del primo anno di attività )
  • il reddito di esercizio o il reddito agrario, in caso di azienda agricola, dichiarato nell’ultima denuncia annuale dei redditi di impresa

 

Ai fini della richiesta il datore di lavoro deve inoltre dichiarare:

1. di essere in regola con i versamenti contributivi ed assicurativi dovuti per il personale occupato

2. di non avere effettuato negli ultimi 6 mesi licenziamenti per riduzione di personale né di avere attualmente in forza lavoratori in CIG aventi qualifica corrispondente a quella con cui si intende assumere il lavoratore extra UE

3. che non ricorrono i divieti di cui all'art. 20 del d.lgs. 81/2015

4. di non risolvere il rapporto di lavoro, se non per motivi di legge o di contratto, prima della scadenza prevista.

 

Si precisa che con il decreto semplificazioni è previsto il rilascio del nulla osta al lavoro entro il termine di trenta giorni (30 GIORNI) dalla presentazione della domanda.

 
Per maggiori informazioni o assistenza invitiamo a contattare il Nostro Studio al numero 0577 271899